Sono aperte le iscrizioni per l’undicesima Edizione della Scuola di Paleoantropologia di Perugia
Dopo la “pausa forzata” del 2021, la Scuola di Paleoantropologia torna in presenza! L’Undicesima Edizione si terrà a Perugia dal 14 al 19 Febbraio 2022
Il Dipartimento di Fisica e Geologia e il Centro di Ateneo per i Musei Scientifici dell’Università degli Studi di Perugia presentano l’Undicesima Edizione della Scuola di Paleoantropologia di Perugia, un’occasione unica nel panorama nazionale per il perfezionamento e l’approfondimento delle conoscenze sul tema dell’Evoluzione Umana.
La Scuola di Paleoantropologia propone un’offerta didattica articolata su due livelli:
– Primo Livello → formazione di base
Aperto a studenti, laureati, dottorandi, insegnanti e semplici appassionati, ha come
obiettivo offrire una conoscenza di base nel campo della paleoantropologia e delle
discipline correlate (antropologia molecolare, paleontologia dei vertebrati, archeologia
preistorica, archeozoologia, geologia del Quaternario, morfologia funzionale, ecc.).
– Secondo Livello → workshop tematico
Corso specialistico e professionalizzante focalizzato, di anno in anno, su uno specifico
tema o approccio metodologico. Dedicato a partecipanti con buone basi in
paleoantropologia e/o discipline correlate, che siano interessati ad approfondire la
tematica in esame.
Workshop Edizione 2022
Australopiteci bipedi ma non (ancora) umani
A partire da circa 4 milioni di anni fa le evidenze fossili della linea evolutiva umana descrivono l’esistenza di varie specie di Ominini tradizionalmente indicate come Australopitecine. Fossili di queste sono stati ritrovati in varie zone dell’Africa e mostrano una tendenza all’aumento delle dimensioni dentarie e un’andatura bipede definita ‘facoltativa’, in quanto capaci anche di arrampicamento sugli alberi. La diversità fra le varie specie fu probabilmente il risultato di adattamenti diversi di forme che sono coesistite, nel corso del tempo, a volte anche negli stessi ecosistemi.
Dopo i 3 milioni di anni, si hanno evidenze di una radiazione evolutiva che ha dato origine a due linee ben distinte: da una parte le cosiddette Australopitecine ‘robuste’, con una specializzazione dell’apparato masticatorio; dall’altra le prime specie del genere Homo.
La ricca documentazione fossile di Australopitecine consente oggi di studiare aspetti diversi della loro morfologia e della loro biologia: il tipo di dieta, le modalità di locomozione, il grado di dimorfismo sessuale, la struttura sociale, i tempi di sviluppo e anche l’uso di semplici utensili.
Scadenza iscrizioni: 7 Gennaio 2022, alle ore 12:00.
Consultate la Prima Circolare per tutte le novità (numero chiuso, obbligo di Green Pass, modalità di pagamento, ecc.)
Fonte: Scuola di Paleoantropologia
La Scuola di Paleoantropologia propone un’offerta didattica articolata su due livelli:
– Primo Livello → formazione di base
Aperto a studenti, laureati, dottorandi, insegnanti e semplici appassionati, ha come
obiettivo offrire una conoscenza di base nel campo della paleoantropologia e delle
discipline correlate (antropologia molecolare, paleontologia dei vertebrati, archeologia
preistorica, archeozoologia, geologia del Quaternario, morfologia funzionale, ecc.).
– Secondo Livello → workshop tematico
Corso specialistico e professionalizzante focalizzato, di anno in anno, su uno specifico
tema o approccio metodologico. Dedicato a partecipanti con buone basi in
paleoantropologia e/o discipline correlate, che siano interessati ad approfondire la
tematica in esame.
Workshop Edizione 2022
Australopiteci bipedi ma non (ancora) umani
A partire da circa 4 milioni di anni fa le evidenze fossili della linea evolutiva umana descrivono l’esistenza di varie specie di Ominini tradizionalmente indicate come Australopitecine. Fossili di queste sono stati ritrovati in varie zone dell’Africa e mostrano una tendenza all’aumento delle dimensioni dentarie e un’andatura bipede definita ‘facoltativa’, in quanto capaci anche di arrampicamento sugli alberi. La diversità fra le varie specie fu probabilmente il risultato di adattamenti diversi di forme che sono coesistite, nel corso del tempo, a volte anche negli stessi ecosistemi.
Dopo i 3 milioni di anni, si hanno evidenze di una radiazione evolutiva che ha dato origine a due linee ben distinte: da una parte le cosiddette Australopitecine ‘robuste’, con una specializzazione dell’apparato masticatorio; dall’altra le prime specie del genere Homo.
La ricca documentazione fossile di Australopitecine consente oggi di studiare aspetti diversi della loro morfologia e della loro biologia: il tipo di dieta, le modalità di locomozione, il grado di dimorfismo sessuale, la struttura sociale, i tempi di sviluppo e anche l’uso di semplici utensili.
Scadenza iscrizioni: 7 Gennaio 2022, alle ore 12:00.
Consultate la Prima Circolare per tutte le novità (numero chiuso, obbligo di Green Pass, modalità di pagamento, ecc.)
Fonte: Scuola di Paleoantropologia