Il tarassaco comune è la specie più fotografata a livello mondiale nella decima edizione della City Nature Challenge!

DTorino Museo Regionale di Scienze Naturali

In Italia la City Nature Challenge 2025 coinvolge più di 3.300 cittadini scienziati: raccolte oltre 56.000 osservazioni e identificate 5.532 specie

Il tarassaco comune (Taraxacum officinalis), meglio conosciuto come dente di leone, o soffione conquista il primato mondiale come specie più fotografata dai cittadini scienziati, nei giorni dedicati alla City Nature Challenge 2025, registrando 9.567 osservazioni. Nella sua decima edizione la più grande iniziativa di citizen science ha coinvolto 669 città di 62 Paesi a livello mondiale, con la partecipazione di più di 102.945 persone che hanno raccolto 3.310.131 osservazioni e documentando più di 73.765 specie.

Il tarassaco comune considerato fin XVI secolo come un talismano magico, – spiega Alessandra Flore, responsabile del dipartimento di Scienze naturali del Cesab (Centro ricerche in scienze ambientali e biotecnologie e coordinatrice del Cluster Biodiversità Italia) – è una pianta erbacea perenne che si incontra passeggiando nei prati, lungo i bordi delle strade, nei campi, nei terreni incolti. Il fiore di questa pianta segue il corso giornaliero del sole ed i suoi frutti maturi creano una piccola sfera lanosa, un soffione, che si dissolve al minimo soffio di vento, disperdendo suoi semi. Se lo trovate, soffiateci sopra ed esprimete un desiderio: si narra infatti che, se con un solo soffio tutti i semi volano via, il desiderio si avvererà.

In Italia, ben 21 tra città e territori, tra i quali 18 coordinati dal network “Cluster Biodiversità Italia”, hanno preso parte alla sfida internazionale amichevole di raccolta dati della biodiversità urbana, predisponendo un progetto dedicato sulla piattaforma iNaturalist. Molti altri cittadini hanno partecipato al censimento in forma autonoma su tutto il territorio nazionale. In Italia infatti l’evento ha coinvolto più di 3.300 persone che hanno raccolto oltre 56.129 osservazioni naturalistiche identificando ben 5.532 specie.

Infografica Italia CNC 2025

Nelle 18 città degli enti coordinati nella CNC 2025 dal Cluster Biodiversità Italia, giunto alla sua sesta edizione consecutiva di adesione alla manifestazione, hanno partecipato di 686 cittadini scienziati che hanno realizzato più 25.226 osservazioni, documentando 3.064 specie di flora e fauna selvatica marina e terrestre.

Anche in questa edizione, le città aderenti al Cluster hanno raggiunto risultati eccellenti, – spiega Antonio Riontino (dottorando dell’Università degli Studi di Bari e coordinatore del Cluster Biodiversità Italia) – grazie al grande impegno dei cittadini scienziati, dei coordinatori e soprattutto degli enti che hanno organizzato a livello locale eventi come escursioni in natura, attività di birdwatching, snorkeling e così via. Tali attività hanno permesso ai cittadini di raccogliere dati utili agli scienziati per comprendere la ricchezza della biodiversità presente nei contesti urbani ed extraurbani delle nostre città e il suo stato di salute. Gli organizzatori degli eventi hanno beneficiato anche del supporto a livello locale dei gruppi di WWF Italia, WWF Young, Marevivo, AIGAE, AFNI e dei diversi partner locali”.

Una menzione speciale, va riconosciuta per l’impegno e i risultati ottenuti a tutte le nostre città, tra le quali si è distinta nuovamente la città siciliana di Milazzo, con il suo ente organizzatore, il MuMa – Museo del Mare Milazzo, che per il quarto anno ha raggiunto il più alto numero di osservazioni (7.724) e di specie identificate (1.409), classificandosi seconda in Italia dietro alla sola città di Roma” – aggiunge Alessandra Flore.

Ogni partecipante riceverà l’attestato di “Cittadino scienziato” e saranno conferiti i premi ai volontari che si sono distinti o che hanno contribuito maggiormente a questo progetto di scienza partecipata.

Anche quest’anno a livello italiano, tra le specie più documentate, si riconferma la cetionella (Oxythyrea funesta) una specie che spesso si nota su fiori e piante, ma che molte persone non amano.  La cetionella è un coleottero, che durante il volo emette un ronzio simile a quello della mosca, ed è in grado di compiere rapidi cambi di direzione.

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 Cetionella comune (Oxytyrea funesta)_ph_ Alberto Gamberini_(Monte Pisano)

Un altro coleottero molto fotografato in questa edizione della CNC, è stata la coccinella arlecchino (Harmonia axyridis), i cui colori possono variare dal giallo, all’arancione, al rosso, come tutte le coccinelle è considerato insetto portafortuna. In realtà si tratta di una specie aliena di origine asiatica, ormai diffusa in Italia, che si nutre di afidi e cocciniglie, ed anche delle nostre coccinelle autoctone.

Coccinella arlecchino (Harmonia_axyridis)_ ph_Andrea_Benocci (Siena)
Coccinella arlecchino (Harmonia_axyridis)_ ph_Andrea_Benocci (Siena)

Tra le specie di flora terrestre maggiormente osservate, risulta anche quest’anno l’euforbia arborea (Euphorbia dendroides), arbusto tipico della macchia mediterranea. Una specie che forma veri e propri cuscini sferici che, nell’arco dell’anno, presentano un continuo mutamento cromatico, passando infatti dal colore verde in inverno, attraverso il giallo in primavera con l’apertura dei fiori ed infine in estate al rosso, dal momento che la pianta entra in riposo vegetativo e perde le foglie.

4 Euforbia arborea Euphorbia dendroides Marta Basile Milazzo
Euforbia arborea (Euphorbia dendroides)ph_Marta_Basile (Milazzo)

In ambiente marino tra le specie più fotografate incontriamo la Posidonia oceanica, che – come ricorda Riontino – non è un’alga che crea sporcizia, ma una vera propria pianta marina endemica del Mar Mediterraneo, che oltre a proteggere le nostre spiagge dall’erosione è un buon indicatore dello stato di salute delle acque. Le praterie sottomarine che forma contribuiscono alla fotosintesi, e ospitano inoltre tantissime altre specie vegetali e animali, offrendo loro riparo e cibo.

5 Posidonia oceanica Alessandro Mariggio Manduria
Euforbia arborea (Euphorbia dendroides)ph_Marta_Basile (Milazzo)

Un esemplare curioso di granchio favollo (Eriphia verrucosa) è stato osservato a Milazzo, granchio tra i più robusti del Mar Mediterraneo, infatti possiede una corporatura robusta e chele potenti. Questa specie ha l’abitudine dopo aver catturato la preda di ritirarsi in un groviglio di alghe, ed è possibile rintracciarla tra i fori delle rocce, poco sotto la linea di bassa marea, fino a 10 m di profondità.

6 Granchio favolloEriphia verrucosa Giuseppe Michelangelo Pirri Milazzo
Granchio favollo (Eriphia verrucosa)_ ph _Giuseppe_Michelangelo_Pirri (Milazzo)

Alcuni esemplari di delfini tursiopi (Tursiops truncatus) sono stati fotografati nelle acque dell’Isola di Ustica. Si tratta di un animale molto sociale, che vive in gruppi dai 2 ai 15 esemplari, che possono variare di numero, essendo abituati ad accogliere anche individui di altri gruppi. I tursiopi sono considerati predatori molto intelligenti, attivi sia di giorno che di notte, mettono in pratica diverse strategie di caccia. Ad esempio, si dispongono in formazione serrata, sfruttando le onde in arrivo con le pinne e la coda, e creando una cortina di bolle d’aria, spingendo i pesci verso riva fino a catturarli in spiaggia. In altri casi accerchiano i branchi di pesci spingendoli verso le reti, per catturarli con più facilità, in tal modo contribuiscono talvolta al lavoro dei pescatori.

7 Delfino TursiopeTursiupus truncatus Dami82 Isola di Ustica
Delfino tursiope (Tursiupus_truncatus)_ph_dami82 (Isola di Ustica)

Nella città di Ferrara, una delle specie più fotografate è stato il Trifoglio dei prati (Trifolium pratense), specie erbacea caratterizzata dalla presenza delle 3 foglioline da cui deriva appunto il nome Trifolium, che vive tipicamente nei nostri prati (per questo detto pratense). Nell’antichità si riteneva che questa pianta fosse in grado di guarire le ferite causate dai serpenti velenosi. Il trifoglio dei prati, o trifoglio rosso, è molto utilizzato come pianta foraggera e nella rotazione agraria al fine di arricchire i suoli.

8 Trifoglio dei pratiTrifolium pratense Valentina Buono Ferrara
Trifoglio dei campi (Trifolium_pratense)_Valentina_Buono (Ferrara)

In questa edizione hanno partecipato all’evento, aderendo al Cluster, le città di Trinitapoli (Casa di Ramsar APS), Manduria (Riserve naturali regionali orientate del litorale tarantino orientale), Leverano (Ecomuseo Terra D’Arneo),  Milazzo (MuMa – Museo del Mare), Città Metropolitana di Messina (AssoCea Messina APS), Isola di Ustica, Palermo e Sciacca (Marevivo Sicilia ETS),  Area Marina Protetta di Punta Campanella, Area Marina Protetta Regno di Nettuno, Portofino (Outdoor Portofino), Siena (Museo di Storia Naturale dell’Accademia dei Fisiocritici), Monte Pisano (Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa), Ferrara (Museo Civico di Storia naturale di Ferrara), Trento e Predazzo (Muse – Museo delle Scienze), Torino (Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino) e Bergamo (Museo Civico di Storia Naturale di Bergamo).

Il WWF Italia, il WWF Young, Marevivo, l’AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche), e l’AFNI (l’Associazione Fotografi Naturalisti Italiani), tra i patrocinanti dell’evento, hanno contribuito con i loro gruppi locali, a raccogliere dati sulla biodiversità. Le iniziative del Cluster Biodiversità Italia sono promosse e coordinate dal CESAB, Centro di ricerche in scienze ambientali e biotecnologie. La City Nature Challenge ha inoltre il patrocinio Ministero dell’Ambiente e della Transizione Energetica, ISPRA (Istituto Per la Ricerca Ambientale) e SNPA (Sistema Nazionale Per l’Ambiente), Federparchi-Europarc, ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), Sima (Società Italiana Medici Ambientali), Citizen Science Italia, AIOL (Associazione Italiana Oceanologia e Limnologia), Rete WEEC Italia, Progetto Educational Goal.

Partner tecnici: iNaturalist, AUSF (Associazione Universitaria Scienze Forestali), Università degli Studi di Messina – Dipartimento di Scienze ChiBioFARAM (Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche ed Ambientali), ARPA Sicilia e Laboratorio INFEA, Area Marina Protetta Isola di Ustica, Associazione L’altra Sciacca, La Baia del Corallo, Università degli Studi di Ferrara, Progetto Usage, Citizen Science Ferrara, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo.

MediaPartner: SapereAmbiente, Fondazione con il Sud – Con Magazine + Fondazione con il Sud, Envi.info, AICA (Associazione Italiana Comunicazione Ambientale), Osservatorio Artico, Il Giornale dei Marinai, Green Planner, Pikaia, Ambiente Ambienti, Il Giornale dell’Ambiente, Il Pianeta Azzurro, Eco.educazione sostenibile, Triwù, RainbowDiversamente Radio TV, Udite.

Sponsor: ForPlay srl, Greensmile.

Immagine in apertura: Cittadini scienziati in azione nella città di Ferrara – Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara