Forse i tirannosauri vivevano in gruppi
Analisi fisico/chimiche su un gruppo di tirannosauridi della specie Teratophoneus curriei fossilizzatisi insieme apre alla possibilità che questi grandi predatori avessero uno stile di vita gregario
Che cos’è più spaventoso di un Tirannosauro che ti sta dando la caccia? Due Tirannosauri che ti danno la caccia! Il dibattito sulle abitudini gregarie dei tirannosauridi divide i paleontologi da più di vent’anni, ma recenti scoperte potrebbero far pendere la bilancia verso l’ipotesi della vita gregaria. Tramite lo studio fisico e chimico di resti appartenenti ad almeno quattro esemplari di Teratophoneus curriei, provenienti da una cava in Utah, un team di ricercatori ha stabilito che i grandi predatori devono essere morti mentre erano insieme. Il risultato della ricerca può essere consultato in questo articolo, pubblicato sulla rivista PeerJ.
L’idea che i tirannosauridi potessero vivere in gruppo risale al 1998, a seguito del ritrovamento, in Alberta, Canada, di ben dodici esemplari di Albertosaurus sarcophagus, un tirannosauride di dimensioni medio-grandi. L’idea venne però scartata, sulla base che il piccolo cervello di questi grandi predatori non consentisse un livello di organizzazione maggiore di quello visto nei coccodrilli odierni, cioè una convivenza casuale senza però una struttura sociale (della probabile assenza di organizzazione sociale in dinosauri predatori Pikaia ha parlato qui). Trattandosi di un ritrovamento isolato, inoltre, gli oppositori sostennero che si trattasse di un caso particolare e che non riflettesse il comportamento tipico dei tirannosauridi.
Un altro sito, in Montana, ha restituito nel 2005 resti multipli di Daspletosaurus horneri, un tirannosauride di dimensioni simili ad Albertosaurus, ma anche questo non è largamente accettato dalla comunità scientifica.
In questa ricerca sono stati analizzati reperti provenienti dalla cava Rainbows and Unicorns, che si trova nell’area nord del Kaiparowits Plateau, nel Grand Staircase-Escalante National Monument, Utah meridionale. Da qui provengono i resti di almeno quattro esemplari di Teratophoneus curriei, un tirannosauride relativamente piccolo (rispetto al resto della famiglia), lungo circa sei metri e caratterizzato da un muso piuttosto corto.
I corpi degli antichi predatori si sono depositati attorno ai 76,42 milioni di anni fa, finendo col fossilizzarsi insieme. Questo di per sé potrebbe essere spiegato anche come un ammassamento, provocato dal trasporto dell’acqua, di corpi provenienti da varie zone, senza che questo implichi gregarietà quando erano in vita. Per questo i ricercatori hanno proceduto con l’analisi degli isotopi stabili di ossigeno e carbonio, e della concentrazione di terre rare, dal Cerio al Lutezio, per determinare se il gruppo di T. curriei avesse condiviso lo stesso ambiente prima di morire.
I risultati hanno convinto gli autori della ricerca che i tirannosauridi rinvenuti a Rainbows and Unicorns siano morti insieme. Le possibili cause di questa morte di gruppo sono diverse, in particolare i ricercatori ipotizzano una neuro tossicosi cianobatterica, un incendio o un’alluvione. Quest’ultima ipotesi è, a detta degli autori, la più probabile.
Questa potrebbe essere la prima prova di uno stile di vita gregario all’interno della famiglia Tyrannosauridae. È ancora presto per trarre conclusioni su comportamenti di branco o caccia in gruppo, e per estendere questi risultati a tutte le specie di questo gruppo di organismi, ma la ricerca potrebbe essere un punto di svolta sulla nostra comprensione dei più famosi dinosauri predatori.
Riferimenti:
A.L. Titus et al. 2021. Geology and taphonomy of a unique tyrannosaurid bonebed from the upper Campanian Kaiparowits Formation of southern Utah: implications for tyrannosaurid gregariousness. PeerJ 9: e11013; doi: 10.7717/peerj.11013
Immagine: Image credit: Jorge Gonzalez / Pablo Lara.
Dopo la laurea magistrale in Quaternario, Preistoria e Archeologia, conseguita presso l’Università di Ferrara, si iscrive al master in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della Scienza, grazie al quale inizia a collaborare con Pikaia. Con l’intenzione di continuare la divulgazione della scienza, in particolare della paleontologia, ha partecipato alla fondazione dell’associazione La Lampada delle Scienze.