Un viaggio nel tempo e nello spazio con “Storia della Terra”

Pikaia ha letto per voi “Storia della terra”, l’ultimo libro del geologo italiano Alessandro Iannace.
Come sappiamo che la terra è tonda? Come ne conosciamo le dimensioni? Ciò che abbiamo imparato sulla terra come influenza il nostro modo di vedere il pianeta su cui viviamo? Questi sono solamente alcuni dei quesiti da cui parte il bellissimo viaggio che il geologo Alessandro Iannace propone al lettore nel suo libro Storia della terra (Laterza, 2023).
Sulle spalle dei giganti della geologia
Il punto di vista del geologo
Immaginazione che ha guidato anche l’opera di tanti scrittori e per molti aspetti quello che Iannace propone è anche un viaggio letterario, che ci permette di seguire le orme di Arthur Conan Doyle e Jules Verne, così come di scendere all’inferno con Dante. Il lettore potrà, inoltre, viaggiare nel mondo sotterraneo immaginato dal gesuita Athanasius Kircher, che nel Seicento realizzò numerose pubblicazioni di grande formato, arricchite da pregevoli incisioni di notevole valore artistico e di grande forza comunicativa (qui la versione digitale). Queste opere per altro, se confrontate con quelle di Stenone, tracciano una sorta di confine ideale che demarca la nascita di quella che potremmo definire la geologia moderna rispetto a una visione precedente, che guardava alle teorie dei precedenti filosofi più che alle reali osservazioni in campo.
“In generale la storia della geologia è poco nota nell’ambiente scientifico. (…) Un po’ perché non esistono personaggi che assurgono a popolarità mondiale, come Einstein, Maxwell o Galileo. Ma più in generale, perchè è poco presente tra i geologi l’attenzione alla radici delle teorie più importanti che essi praticano ogni giorno“.
Scienziati e teorie che sono oggi importanti anche per raccontare come è stata la terra nel passato e come potrebbe essere nel futuro, per ricordare i tanti cambiamenti che ne hanno caratterizzato la lunga esistenza perché, come scriveva il mineralogista e astrobiologo americano Robert M. Hazen, “come un artista precoce, il nostro pianeta ha reinventato se stesso più e più volte, provando in ogni fase qualcosa di nuovo“.
Cambiamenti che hanno ovviamente influenzato anche l’evoluzione dei viventi che sono ben presenti in numerosi capitoli di Storia della Terra. Un libro che non è rivolto ai soli geologi e che è capace di scavare a fondo nel passato, tanto quanto di riflettere sul futuro. Nel complesso quindi un ottimo esempio di comunicazione scientifica fatta con passione e competenza.

Biologo e genetista all’Università di Modena e Reggio Emilia, dove studia le basi molecolari dell’evoluzione biologica con particolare riferimento alla citogenetica e alla simbiosi. Insegna genetica generale, molecolare e microbica nei corsi di laurea in biologia e biotecnologie. Ha pubblicato più di centosessanta articoli su riviste nazionali internazionali e tenuto numerose conferenze nelle scuole. Nel 2020 ha pubblicato per Zanichelli il libro Nove miliardi a tavola- Droni, big data e genomica per l’agricoltura 4.0. Coordina il progetto More Books dedicato alla pubblicazione di articoli e libri relativi alla teoria dell’evoluzione tra fine Ottocento e inizio Novecento in Italia.