Scoperta una nuova specie di lumaca nella serra del MUSE

La nuova specie si chiama Barkeriella museensis ed è una lumachina di due centimetri che gli scienziati hanno trovato nella serra durante i campionamenti

Campionamenti nella serra. Foto: MUSE

Veduta della serra del MUSE. Foto: MUSE.
“Il MUSE – spiega Debora Barbato, ricercatrice dell’Università di Siena/NBFC – è una delle aree di studio che assieme ad altri orti botanici e musei scientifici dotati di serre e giardini stiamo indagando in cerca di xenodiversità, quella componente della biodiversità costituita da organismi alieni, cioè non originari del territorio indagato. Il nostro settore di ricerca è quello dei molluschi terrestri e di acqua dolce, che comprende specie spesso introdotte in maniera del tutto accidentale con il trasporto di terriccio o di piante esotiche. Solitamente per trovare esemplari utilizziamo i classici metodi di campionamento usati per la fauna del suolo, ossia ricerca visiva, raccolta di terriccio e lettiera da esaminare in laboratorio”.
Andrea Benocci, conservatore del Museo di Storia Naturale Accademia dei Fisiocritici, descrive così la scoperta di Barkeriella museensis:
“Sia a Trento che in altre città d’Italia abbiamo trovato numerose specie aliene, alcune delle quali mai segnalate prima in Europa. Ma al MUSE, in particolare, abbiamo scoperto questa lumachina tropicale, finora sconosciuta alla scienza: un ritrovamento abbastanza eccezionale. Una delle particolarità è che l’apparato riproduttore di questa specie è dotato di tre diversi condotti (ciascuno dei quali si apre indipendentemente) preposti allo scambio dei gameti: una condizione finora mai osservata nei molluschi terrestri, che generalmente ne hanno due”.
Non è la prima volta che il MUSE contribuisce all’identificazione di nuove specie in giro per il mondo, ma è la prima che diventa territorio di scoperta. Come spiega Massimo Bernardi, responsabile Ricerca e Collezioni del MUSE:
“Il MUSE, nell’ultimo decennio, attraverso le sue attività di ricerca ha portato alla scoperta di circa 50 specie, quale esito dell’esplorazione territoriale. Nelle nostre collezioni sono conservati oltre 700 olotipi, cioè gli esemplari di riferimento per la descrizione di nuove specie. Questa volta, tuttavia, il MUSE diventa luogo di ricerca, a riprova di come non serva andare troppo lontano per scoprire nuova biodiversità: solitamente notizie di nuove specie ci arrivano da luoghi ad alta concentrazione di biodiversità come i Tropici o solo parzialmente esplorati come i fondali oceanici. In realtà, c’è biodiversità da scoprire tutto attorno a noi, anche nei luoghi che pensiamo di conoscere meglio, come una manciata di terriccio in una serra tropicale di un museo frequentata ogni anno da migliaia di persone”.
Per l’occasione, il museo ha realizzato anche un video dal titolo “Barkeriella museensis. Una lumaca al museo”, che illustra la scoperta. Il filmato racconta con un linguaggio chiaro e scanzonato l’importanza della ricerca scientifica condotta dai musei nel campo della biodiversità.
Riferimenti:
Manganelli, Giuseppe, et al. “A small slug from a tropical greenhouse reveals a new rathouisiid lineage with triaulic tritrematic genitalia (Gastropoda: Systellommatophora).” Zoological Journal of the Linnean Society, vol. 197, no. 1, 1 Jan. 2023, pp. 76-103, doi:10.1093/zoolinnean/zlac054.
Immagine: Comunicato stampa MUSE
Fonte: Comunicato stampa MUSE