Nasce “Natural History Collections and Museomics”, una nuova risorsa per valorizzare le collezioni naturalistiche museali
La nascita di una nuova rivista naturalistica è sempre piacevole, tanto più se è dedicata alle collezioni naturalistiche museali
Lo studio delle collezioni museali naturalistiche è divenuto sempre più comune nel corso degli ultimi anni grazie alla disponibilità di nuovi approcci di indagine, tra cui ad esempio la genetica molecolare basata su DNA antichi o degradati. L’evoluzione tecnologica ha, inoltre, reso sempre più facile e veloce la digitalizzazione delle collezioni portando quindi alla nascita di nuove opportunità e sfide per le collezioni naturalistiche (su Pikaia ne abbiamo parlato qui e qui).
A fronte dei tanti ricercatori che guardano con crescente interesse alle collezioni naturalistiche museali, mancava però un luogo (anche solo virtuale) di discussione, in cui potessero essere evidenziati i casi di studio più interessanti, ma anche le difficoltà sempre maggiori che i musei devono affrontare per conservare le collezioni presenti. Sebbene infatti siano presenti riviste internazionali dedicate ai musei o alcune riviste diano spazio alle collezioni museali, molte di esse sono a pagamento sia per il lettore che per gli autori andando fortemente a limitare l’impatto che tali realtà editoriali possono avere. È stato quindi colto con grande interesse nei giorni scorsi il lancio della rivista internazionale Natural History Collections and Museomics (NHCM), pubblicata, in modalità Diamond Open Access dalla casa editrice Pensoft e dedicata allo studio delle collezioni museali.
La nuova rivista mira a costituire una piattaforma per la ricerca, la discussione e l’innovazione nel campo delle collezioni di storia naturale, con una speciale attenzione al ruolo svolto dai musei di storia naturale, di cui in Italia si è parlato troppo poco negli ultimi anni, nonostante fosse attivo un progetto ambizioso come quello del National Biodiversity Future Center.
“La situazione dei musei naturalistici è critica anche in Italia. Molte istituzioni sono parcellizzate e spesso sprovviste di risorse adeguate, indispensabili per garantire una gestione moderna delle collezioni e un ruolo di primo piano nello studio e nella gestione della natura. Questa carenza di massa critica ne rende problematica la partecipazione a progetti internazionali, di fatto riducendo la capacità di valorizzare il patrimonio conservato nel nostro paese”.
Franco Andreone e Spartaco Gippoliti, Le Biblioteche della vita, Le Scienze, 2020
La rivista Natural History Collections and Museomics ha l’obiettivo di promuovere lo scambio di conoscenze tra conservatori museali, ricercatori, educatori e appassionati. Serve infatti ricordare che, grazie a una regolare attività di esposizione e al rapporto con il pubblico con conferenze, presentazioni e iniziative di citizen science, i musei di storia naturale sono crocevia insostituibili per promuovere e orientare la diffusione del pensiero scientifico in collaborazione con università e altri centri di ricerca.
Alla luce del fatto che molti dei progetti realizzati nell’ultimo decennio con collezioni naturalistiche museali includono non solo la loro valorizzazione e digitalizzazione, ma anche il loro studio con tecnologie che spaziano dalla genomica alla spettroscopia, la rivista NHCM può essere importante anche per favorire nuovi studi interdisciplinari e future collaborazioni in campi cruciali quali la tassonomia, la conservazione, la museomica e lo studio dei cambiamenti climatici tramite erbari e collezioni zoologiche. È, infine, interessante l’ampia tipologia di contributi che la rivista pubblicherà, che spaziano dagli articoli scientifici alle recensioni, dai casi di studio alla proposta di nuovi metodi di analisi, dalle lettere ai contributi che discutono le prospettive sia per le istituzioni museali che per le collezioni di storia naturale, oltre che studi di carattere storico.
“Le collezioni di storia naturale sono risorse e strumenti giganteschi per scoprire e preservare la diversità globale. Dobbiamo trattarli come immensi tesori per scoprire e descrivere nuove specie e comprendere le meraviglie della Terra”.
Franco Andreone e Shuqiang Li, NHCM Editors-in-Chief
La rivista Natural History Collections and Museomics sarà peer-reviewed (così da assicurare una elevata qualità degli articoli) e pubblicata in modalità Diamond Open Access, che permette non solo l’accesso gratuito ai contenuti pubblicati da parte dei lettori, ma anche la possibilità di pubblicare senza costi per gli autori. Questa scelta è decisamente importante in quanto garantisce che gli articoli pubblicati possano raggiungere il pubblico più ampio possibile, promuovendo anche l’inclusività e la nascita di possibili collaborazioni nell’ambito museale.
Dal sito della rivista è ora anche possibile candidarsi sia per il ruolo di componente dell’Editorial board che di Referee. È, infine, possibile seguire gli aggiornamenti sulla rivista e sui suoi contenuti tramite X e Facebook. Io l’ho già fatto, voi cosa aspettare a farlo?
Immagine: pagina di lancio della rivista sulla piattaforma Arpha blog
Biologo e genetista all’Università di Modena e Reggio Emilia, dove studia le basi molecolari dell’evoluzione biologica con particolare riferimento alla citogenetica e alla simbiosi. Insegna genetica generale, molecolare e microbica nei corsi di laurea in biologia e biotecnologie. Ha pubblicato più di centosessanta articoli su riviste nazionali internazionali e tenuto numerose conferenze nelle scuole. Nel 2020 ha pubblicato per Zanichelli il libro Nove miliardi a tavola- Droni, big data e genomica per l’agricoltura 4.0. Coordina il progetto More Books dedicato alla pubblicazione di articoli e libri relativi alla teoria dell’evoluzione tra fine Ottocento e inizio Novecento in Italia.