Risultati per: cambriano

A spasso per la Burgess

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Le prime tracce fossili di movimento (repichnia) provengono dal Cambriano Medio della formazione di Burgess Shale (Canada). A differenza dei fossili del corpo, le tracce fossili forniscono informazioni su come l’animale vivesse e come interagisse con l’ambiente. La scoperta di grandi tracce è unica dei depositi “tipo Burgess” ma finora non si conosceva quali animali fossero in grado di produrle. […]

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Aguzzate la vista, artropodi!

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Una delle famigerate prove della non esistenza dell’evoluzione è, secondo creazionisti e sostenitori delll’Intelligent Design, la perfezione dell’occhio. Un organo talmente preciso e complesso, argomentano, non può essersi evoluto sotto l’azione della selezione naturale. Quindi, deve essere stato progettato da un Essere Superiore che ha plasmato le forme viventi. Quindi, la teoria dell’evoluzione per selezione naturale è errata.Forse hanno ragione […]

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Angiosperme nell’Ordoviciano, oppure…

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Benvenuti alla nuova oscena puntata sul giornalismo scientifico italiano. Questa volta però, al posto di una fresca, vi proponiamo una notizia fossile: “In argentina le piante-dinosauro: trovati fossili di 472 milioni di anni“. A “informarci” sui “fatti” è Libero, qualche mesetto fa oramai (12 ottobre 2010).Adesso, al di là del trito e ritrito accostamento tra fossili e dinosauri  nel titolo […]

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La nuova giungla del Precambriano

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A questo periodo associamo infatti la radiazione dei primi animali. Quali furono i presagi del loro avvento? Probabilmente l’evoluzione di geni per l’adesione cellulare, avvisaglia della multicellularità, e l’organizzarsi di un sistema in grado di coordinare le parti: il sistema nervoso. Una giungla che tanto ha affascinato Rita Levi Montalcini, con “i suoi miliardi di cellule aggregate in popolazioni le […]

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Più lunghi, più a lungo

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E’ molto recente la scoperta di una nuova specie di anomalocaride, pubblicata sull’ultimo numero di Nature: non solo è la più grande conosciuta finora, ma anche sopravvissuta più a lungo. Gli anomalocaridi erano già noti per essere i più grandi animali del Cambriano, circa 50 centimetri di lunghezza, ma la nuova specie scoperta da Peter Van Roy, del Belgio, e […]

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La vita inaspettata: il nuovo libro di T. Pievani

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Telmo Pievani, La vita inaspettata. Il fascino di un’evoluzione che non ci aveva previsto, Cortina, Milano, 2011.Interrogato da un teologo su quale fosse la caratteristica più spiccata di Dio creatore, il biologo inglese J.B.S.Haldane rispose: “Una smodata predilezione per i coleotteri”. All’epoca se ne consideravano circa quattrocentomila specie contro… una sola del genere Homo. E forse i coleotteri popoleranno il […]

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L’importanza d’essere mandibolati

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Le relazioni filogenetiche degli artropodi sono sempre state difficili da risolvere. Questo perché gli artropodi diversificarono nel Cambriano o addirittura prima. Nel ventesimo secolo si pensava che i miriapodi e gli insetti, sulla base di una comune presenza di trachee respiratorie, avessero un comune progenitore (ipotesi dei Tracheata o Uniramia). L’avvento degli studi molecolari alla fine degli anni novanta ha […]

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L’alba degli odierni vertebrati

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I processi macroevolutivi sul nostro pianeta sono stati fortemente condizionati da alcuni importanti episodi di estinzione di massa. Senza questi eventi catastrofici, infatti, i gruppi animali che oggi occupano ruoli predominanti negli ecosistemi naturali, sebbene molti fossero già esistenti, non avrebbero avuto la stessa diffusione. Che mondo sarebbe se il tentativo di pluricellularità di Ediacara (Pikaia ne ha parlato qui) […]

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Cosa resta della grande estinzione del Cambriano

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La cosiddetta esplosione cambriana è uno degli episodi più interessanti della storia della vita sulla Terra; nel giro di pochi milioni di anni apparvero praticamente tutti i piani corporei degli animali (sotto forma di phyla diversi), che avrebbero poi “costruito” tutte le faune del pianeta. Oltre alla loro nascita, gli animali del Cambriano sono noti per la loro scomparsa, causata […]

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Gli scherzi della decomposizione

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Questa è la tesi di un interessante articolo pubblicato sull’ultimo numero della prestigiosa rivista Nature e destinato a far molto scalpore tra i paleontologi e i biologi evoluzionisti. Lo studio interessa in particolar modo l’evoluzione dei primi cordati (Phylum Chordata) e, addentrandoci un poco all’interno di questo phylum, quello dei vertebrati basali.Un gruppo di ricercatori, guidati da Robert S. Sansom […]

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Archaeozoic Park

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Queste accrezioni sedimentarie calcaree e laminate sono dovute all’attività di microrganismi in biofilm, come i cianobatteri o alghe verdi-azzurre. Si formano strato per strato nelle acque poco profonde, nell’arco di millenni. Oggi sono estremamente rari, ma dovevano essere comuni nelle condizioni estreme caratteristiche della Terra primordiale. Le stromatoliti sono infatti i resti fossili più antichi a noi pervenuti, risalenti a […]

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Mosaico predatore

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Dopo ormai 100 anni dalla loro scoperta da parte di Charles Walcott nel 1909, i fossili provenienti dalle argilloscisti di Burgess fanno ancora parlare di sè, fornendo sempre nuovi spunti di dibattito alla comunità scientifica. Molte delle specie rinvenute non appartengono agli attuali phyla animali, ad indicare una rapida diversificazione iniziale (l’esplosione del Cambriano) degli organismi pluricellulari seguita dalla decimazione […]

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