I variegati gusti alimentari dei primi mammiferi

Quando erano ancora confinati all’ombra dei dinosauri, i primi mammiferi già manifestavano un’ampia specializzazione alimentare
Read moreQuando erano ancora confinati all’ombra dei dinosauri, i primi mammiferi già manifestavano un’ampia specializzazione alimentare
Read moreUna nuova metodica biochimica permette di rilevare tracce del consumo di vegetali da parte dei Neanderthal esaminando residui della loro digestione trovati in un sito archeologico spagnolo
Read moreLa competizione per le risorse con le specie simili, piuttosto che il rischio di ibridazione, rallenta la formazione di nuove specie
Read moreGià oltre 3 milioni di anni or sono, gli ominidi iniziarono a differenziare le proprie abitudini alimentari, inserendo nella propria dieta il consumo di piante erbacee accompagnate a frutta, semi e germogli, tipici alimenti condivisi anche con le scimmie antropomorfe. Per giungere a tali conclusioni, un gruppo di ricercatori guidato da Julia Lee-Thorp dell’Università di Oxford ha analizzato gli isotopi
Read moreUna nuova analisi suggerisce che Australopithecus sediba si nutriva di tessuti vegetali morbidi
Read moreQuando nel 1959 Mary Leakey ritrovò il cranio di Paranthropus boisei, inizialmente Zinjanthropus e per un periodo Australopithecus, suo marito, il celebre Louis Leakey, si convinse che doveva trattarsi di un fossile estremamente speciale per via dell’apparente associazione con la cultura litica olduvaiana presente nel sito (che sarebbe stata assegnata invece, pochi anni dopo, a Homo habilis) . Anche se
Read moreSebbene appartenga all’ordine Carnivora, il panda gigante (Ailuropoda melanoleuca) non può certamente essere considerato un mangiatore di carne dato che la sua dieta si base quasi esclusivamente (al 99%) sulle foglie di bambù. Molte sono state le ipotesi che hanno cercato di spiegare il passaggio totale dalla carnivoria all’erbivoria nella linea evolutiva che ha portato all’odierno panda, senza mai fornire
Read moreUno dei passaggi ritenuti fondamentali per l’incremento della taglia cerebrale nella linea evolutiva che ha portato alla nostra specie è stata la transizione da un a dieta quasi esclusivamente a base di semi, frutta e radici, ad una onnivora con l’introduzione della carne. L’alto contenuto di proteine di questo alimento avrebbe infatti fornito il fabbisogno calorico necessario per poter sostenere
Read moreNonostante la loro corporatura esile, le australopitecine probabilmente possedevano una grande potenza masticatoria, in grado di rompere per scopi alimentari semi e noci dal guscio spesso e resistente. Questa capacità dei nostri progenitori africani sarebbe stata svelata da una recente simulazione computerizzata che ha preso in considerazione la specie Australopithecus africanus, vissuta in un periodo compreso tra 3,3 e 2,5
Read moreFin dal momento del suo primo ritrovamento, avvenuto nel 1959 per mano di Mary Leakey, si ritenne che l’ominide arcaico Paranthropus boisei fosse una specie perfettamente adattata all’elevato sforzo masticatorio necessario al consumo di un cibo duro. Presenta infatti alcune caratteristiche morfologiche tipiche di specie che fanno uso quasi esclusivo di cibi molto coriacei, come noci e semi con gusci
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