Come l’ambiente può influenzare la cognizione: il caso dei guppy

Esperimenti condotti sui piccoli pesci guppy dimostrano come la variabilità individuale nelle abilità cognitive possa essere spiegata dalla plasticità cognitiva adattiva.
Read moreEsperimenti condotti sui piccoli pesci guppy dimostrano come la variabilità individuale nelle abilità cognitive possa essere spiegata dalla plasticità cognitiva adattiva.
Read morePer la rubrica “L’evoluzione non ha genere” abbiamo intervistato la ricercatrice Carmen Falcone della SISSA di Trieste. Tra i temi toccati: i moderni science center, la comunicazione della scienza, le materie STEM e la neurobiologia.
Read moreUn esperimento italiano dimostra che anche le larve di zebrafish sanno discriminare le numerosità, suggerendo un’origine comune delle abilità numeriche nei vertebrati
Read more“Dalle lucertole all’uomo” si propone di delineare il percorso evolutivo verso l’agentività psicologica specifica dell’uomo. L’autore individua quattro grandi architetture organizzative riguardanti la presa di decisioni e il controllo comportamentale nel singolo individuo: quella degli antichi vertebrati, degli antichi mammiferi, delle grandi scimmie e infine dei primi uomini. Ogni tappa evolutiva introduce un livello di “controllo” in più sui propri fenomeni psicologici e sulla facoltà di controllarli, fino a rendere l’individuo pienamente consapevole di sé e dei propri scopi.
Read moreLa scoperta di una nuova mutazione suggerisce che sapiens e Neanderthal avessero forme diverse di intelligenza
Read moreSpagna – Italia. Non si tratta di una partita di calcio. La rubrica “l’evoluzione non ha genere” continua con una interessante conversazione online tra Pikaia e la Dr.ssa Annapaola Fedato. La ricercatrice si occupa di archeologia cognitiva e indaga l’evoluzione della cognizione umana basandosi su studi replicativi e sui reperti archeologici.
Read moreFrans de Waal ci racconta le dinamiche di genere nel mondo dei primati nel suo ultimo libro “Diversi. Le questioni di genere viste con gli occhi del primatologo” (Raffaello Cortina Editore, 2022)
Read moreUn esperimento dimostra come gli animali potrebbero avere più difficoltà a riconoscere un pattern musicale se viene eseguito con strumenti diversi. Gli esseri umani, invece, non hanno grosse difficoltà ad individuare la stessa melodia anche se suonata con timbri differenti
Read moreNegli ultimi 3 milioni di anni il nostro cervello si è ingrandito, ma questo dato da solo non basta per ricostruire lo sviluppo cognitivo della nostra specie. L’archeologia cognitiva, invece, ci permette di fare ipotesi e di metterle alla prova: ecco di che si tratta
Read moreIl senso del numero modula il diametro delle nostre pupille. Pubblicati su Nature Communications i risultati di una ricerca coordinata dall’Università di Pisa, a cui hanno collaborato i ricercatori del Dipartimento di Neuroscienze, area del farmaco e salute del bambino
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